Oggi vi racconto…il “Canicross”

Con Edoardo Marzulli:
Happy Dog Campionati italiani 2016 Santa Maria Maggiore 1° classificato
Nazionale Italiana agli Europei ICF Ottobre 2017
Nazionale Italiana ai Mondiali in Polonia Novembre 2017

Cos’é il canicross?

Il Canicross è una disciplina cinofila in cui il binomio cane-conduttore deve affrontare, legato tramite una linea ammortizzata, dei percorsi naturali di lunghezza variabile, nel minor tempo possibile. Correlate al canicross, generalmente presenti nelle stesse competizioni, esistono altre due discipline che sono lo scootering e il bikejoring; in queste discipline il cane, anzichè essere legato in linea al conduttore, è al mezzo utilizzato (ad un kick scooter, un monopattino nel primo caso, e alla bici del conduttore nel secondo caso).
La disciplina è nata più di 20 anni fa, quando si è deciso di trasformare in sport quello che era l’allenamento estivo dei cani da slitta in mancanza di neve. In Italia il canicross è arrivato più tardi rispetto ad altri paesi europei, ma proprio negli ultimi anni si sta avendo una crescita esponenziale di appasionati che decidono di intraprendere questo sport con il proprio cane.

Chi lo può praticare?

Tutti possono praticare questo sport in base alle loro potenzialità ed alle capacità del proprio animale di compagnia. Non bisogna mai dimenticare che, anche se si questo è uno sport a tutti gli effetti, l’ego umano non deve prevalere, e bisogna sempre cercare di preservare la salute del cane ed il suo divertimento nel farlo. A livello amatoriale è un’ottima attività da praticare insieme, mentre a livello agonistico richiede sia da parte del cane che del conduttore un certo impegno fisico e, di conseguenza, un allenamento costante per ambedue le parti.

Come funziona?

Nascendo come attività per allenare i cani da slitta, bisogna abituare il cane a correre davanti al conduttore considerando che “l’umano” risulterà un peso, non riuscendo a raggiungere le velocità del cane.

Ci sono razze più adatte a questa disciplina sportiva?

Una disciplina che prevede percorsi non molto lunghi ma fatti alla massima velocità, nella quale il cane attraverso l’imbrago è legato al conduttore che ne limita (si spera il meno possibile) l’andatura, si può sicuramente affermare che i braccoidi, in generale, sono i cani migliori per la disciplina, sia per la dimensione che per la capacità di mantenere la velocità per lunghi percorsi.
Oggi si stanno selezionando nuovi incroci di razze per creare i cani adatti per il canicross: tra tutti al momento i Greyster e gli Eurohound, dove alcuni esemplari raggiungo tranquillamente i 70 cm di altezza per 40 kg di peso, si stanno dimostrando i più forti in questo sport.
Ovviamente i più penalizzati sono i cani piccoli, i cani pesanti e poco adatti alla corsa e soprattutto i cani con canna nasale corta che nelle attività aerobiche hanno delle limitazioni fisiche.

Quanto fa il cane e quanto il conduttore?

In questa disciplina, ma ovviamente è un’opinione strettamente personale, il 70 % lo fa il cane e il 30% il conduttore, ovviamente il conduttore deve riuscire a mantenere una certa velocità, ma con un cane spinto e veloce riesce a migliorare di molto i tempi che farebbe in corsa da solo, dovendo però prima abituare e adattare il suo tipo di corsa.

Che attrezzatura serve per praticare il Canicross ?

Visto che il cane corre davanti e deve agire da “traino”, deve essere utilizzata una pettorina, volendo uno può cominciare con una pettorina ad H; da regolamento è solo vietato il collare, ma quello che viene consigliato è la pettorina da sleddog con un imbrago particolare e un’attacco all’altezza della coda del cane. Come abbiamo già detto, il cane è legato al conduttore tramite una corda ammortizzata, che allungata non deve superare i due metri. Quanta parte di questa linea debba essere ammortizzata dipende da come corre il binomio: ci può essere bisogno di più ammortizzazione e viceversa. La scelta dovrà essere valutata comunque sulla base del binomio.
Anche il conduttore deve avere un’imbragatura apposita fatta in modo da fasciare il bacino, poichè, essendo il cane legato in vita, le tensioni dovute al traino e gli eventuali strappi per le spinte del cane devono essere ammortizzati correttamente. La corsa in questo caso è infatti sbilanciata rispetto alla postura e al baricentro che uno avrebbe a correre libero.

Iniziare a correre

Prima di tutto bisogna valutare e capire se al cane piace farlo, perchè canicross non è sinonimo di andare a far jogging con il proprio cane (cosa che molto probabilmente al peloso piacerà a prescindere); per questo ha bisogno di una impostazione con la quale insegnare e introdurre varie istruzioni, una delle quali riguarda ad esempio il correre davanti al conduttore. Ad esempio, in una gara, qualora il cane si trovi, vuoi per stanchezza, vuoi per mancanza di voglia, vuoi per distrazione dietro al conduttore, questi non può per regolamento usare la linea per strattonare il cane e riportarlo davanti a se; ne seguirebbe una penalità, con conseguente peggioramento del risultato finale. Ci sono cani che amano correre ma liberamente e patiscono il fatto di essere legati insieme e soprattutto tirare. Provare a correre liberi insieme, in free, sarebbe la miglior condizione per valutare se il cane si diverte a correre davanti a noi. Successivamente si può abituarlo a correre con l’apposita pettorina, sempre libero e poi comincire a correre in linea, sempre abituandolo gradatamente e magari aiutandolo le prime volte con altri binomi che corrono davanti a noi. Ovviamente le prime volte si faranno piccole distanze affinchè il cane prenda confidenza, per aumentare poi gradatamente le richieste cercando sempre di premiare e gratificare il cane, ogni padrone a suo modo, alla fine di ogni sessione

Quali comandi servono?

Comandi principali sono quelli di direzione, ossia destra e sinistra. I percorsi sono boschivi o sterrati e la massima preoccupazione e far capire la direzione al cane, specie se i sentieri non sono ben delineati o in campi aperti; non meno importanti sono le possibili variazioni di velocità richieste in funzione delle differenze di pendenza. Anche comunicare lo spostamento laterale è utile per scegliere quale parte di strada percorrere specie se ci sono pozze o zone fangose. Questo serve per poter correre sempre in linea, poichè se corro sfalsato dal cane cambio gli equilibri e il cane corre male perchè si crea una trazione laterale.

Cosa occorre fare prima di iniziare ?

Correre per passione per poco tempo e su percorsi brevi, massimo un km, lo possono fare tutti. Se però la disciplina appasiona entrambi è fondamentale prima fare una visita medica per noi, perchè lo sforzo è diverso da una corsa normale, ma soprattutto una visita veterinaria per il cane: ortopedica, fisioterapica e cardiologica. Bisogna poi tener presente che nel correre con l’imbrago il cane non corre in modo naturale, per cui conviene controllarlo periodicamente per vedere che non insorgano eventuali problemi muscolari.
Proprio per tutelare il cane in questo senso , in ogni gara di canicross c’è una visita veterinaria completa prima e dopo la gara.

Federazioni e categorie

Oggi ci sono più federazioni che si occupano di canicross: le tre principali sono CSEN FISC e UISP. Ognuna ha il proprio regolamento ma possiamo dire in linea di massima che esistono due categorie: Happy dog e Open.
Happy dog è la categoria equiparata alla categoria podistica amatoriale, con persorsi generalmente (ma non sempre) più brevi mentre con la Open si indica la categoria agonistica. Quindi se uno si sentisse in grado di provare una gara, l’ideale sarebbe iscriversi ad una Happy dog, così anche da vedere come questa viene affrontata dal proprio cane.
All’interno di queste c’è una suddivisione solo per sesso ed età del conduttore, mentre non ci sono distinzioni per ciò che riguarda la taglia dei cani partecipanti.
Una categoria a parte è stata istituita anche per i cani nordici dedicata solo alle razze da slitta, perchè non sono cani da sprint ma da resistenza, per cui danno il meglio sui lunghi percorsi. In parallelo al canicross c’è anche la “dog endurance” ossia gare più lunghe rispetto ai 7 km, ma non con il cane che tira ma di fianco. E’ una gara di resistenza che va bene per i cani che non amano tirare o che hanno ottime prestazioni sulla resistenza e non sullo scatto o brevi distanze.
Federazioni estere sono principalmente due: ICF e IFSS che si occupano entrambe di organizzare i campionati europei e i campionati mondiali ad anni alternati.

Come è organizzata una gara?

Se sono in un giorno funzionano a cronometro, tipo le corse dei ciclisti, ossia ogni binomio parte ogni tot tempo (possono essere 30 secondi, 1 minuto o poco più) uno dall’altro, dipende dal percorso. A volte si possono avere partenze a coppie specie se il percorso inizialmente lo permette. Alternativa è la “mass start”, valida solo per il canicross e non per bikejoring e scooter. In funzione del numero dei partecipanti, si posizionano i binomi in linea, o, nel caso in cui la gara sia di due giorni, vengono posizionati in base alla classifica del giorno prima; altra alternativa sono le partenze a gruppi a 30”, un minuto o tempi diversi in base alle decisioni degli organizzatori, l’uno dall’altro.
I percorsi sono sempre su sterrato o erba, è possibile ci sia una parte di asfalto, se non è possibile evitarlo, ma da regolamento non può superare una percentuale minima dell’intero percorso. Possono esserci sia salite che discese e non ci sono limitazioni sul dislivello complessivo del percorso.
La singola gara va dai 2 km ai 7 km, distanze che possono variare a seconda del meteo. Da regolamento, sopra i 20 gradi a un metro da terra i cani non devono gareggiare, perchè prima di tutto viene tutelata la loro salute. Questo dipenderà anche dal percorso: se viene svolto per la maggior parte nel sottobosco all’ombra oppure in prati in pieno sole.
In Italia il numero di gare è limitato visto che la disciplina è recente, e quasi tutte vengono organizzate nel nord Italia, soprattutto per questioni climatiche: le aree montane offrono clima più fresco per periodi più lunghi durante l’anno rispetto al sud.

Allenamento

Dipende dagli obbiettivi: fatta a livello amatoriale un allenamento a settimana può andare benissimo, mentre se si punta a qualcosa di più importante è difficile fare a meno di una base di 3/4 allenamenti a settimana e con una preparazione specifica per il binomio. Fondamentale è farsi seguire da qualcuno esperto nella disciplina, soprattutto per ciò che riguarda la preparazione del cane.
Bisogna considerare che il grosso dell’impegno è dovuto al fatto che gli allenamenti sono da moltiplicare per tre: infatti si devono organizzare allenamenti da solo, con il cane in linea e poi con il cane in free, magari seguendolo in bicicletta, per avere una preparazione completa.

Quanto tempo serve per preparare il cane?

Partendo da zero direi dai due mesi in su per poter affrontare dei circuiti in happy dog.

Quali difficoltà si possono incontrare in gara?

Uno dei momenti più difficili in gara sono i sorpassi, chi supera deve chiedere trail, chi è davanti deve affiancarsi e fermarsi o rallentare per permettere il sorpasso dell’altro binomio. La difficoltà sta sia nel tipo di percorso in cui ci si trova (se un sorpasso in un prato aperto può essere facile, magari farlo in un sentiero in mezzo al bosco può essere più problematico), sia perchè entrambi i binomi non vogliono perdere secondi preziosi. In gara può succedere anche che due cani si azzuffino, per prevenire queste situazioni, chi non è sicuro della tranquillità del proprio cane può usare apposite musuerole a gabbia larga che permettono la respirazione e tengono i cani in sicurezza. inoltre il cane in gara può annusare e fare i bisogni ed è vietato tirarlo o obbligarlo. In tutte queste situazioni sono previste penalità per chi non rispetta il regolamento.

Cosa non fare mai

Correre sull’asfalto è assolutamente da evitare se non per brevi tratti e spostamenti, sia perchè è un terreno troppo rigido per le articolazioni del cane, sia perchè il cane tirando va ad abrasare i polpastrelli e assolutamente da escludere soprattutto quando fa caldo, perchè può raggiungere temperature troppo elevate.
Importante è non correre quando le temperature si alzano perchè anche se l’impressione che il cane può dare è quella di non aver problemi e che continui a procedere nello stesso modo, magari facendolo per docilità, può portare poi al rischio di un colpo di calore.
La regola fondamentale è sempre buonsenso e il benessere del cane.